Il fotografo napoletano Sergio Siano, figlio e fratello d’arte, è pronto a conquistare la Cina con la sua mostra “Il mio Maradona”. Ospitata nel padiglione Italia dell’Hangzhou Cultural and Creative Industry Expo dal 23 al 27 novembre la mostra fotografica dedicata a Diego Armando Maradona, una delle figure più iconiche del calcio a livello mondiale, prevede già un’affluenza di oltre trecentomila visitatori con la partecipazione di sessanta paesi.
Saranno trenta gli scatti esposti in “Il mio Maradona”, arricchiti da una maglietta numero 10 e una canottiera che il calciatore donò a Siano, dove la memoria collettiva si mischia a quella personale con l’obiettivo di raccontare lati del calciatore che vadano oltre la cronaca professionale.
Il fotografo Siano spiega così la scelta del titolo della mostra: “L’ho intitolata ‘Il mio Maradona’ perché il Diego delle mie fotografie non è condizionato da chi ne ha parlato e ne ha scritto allora e dopo. Nell’85, quando cominciai questo lavoro, lasciai la scuola e mi dissi che avrei scelto da me i miei professori: il più importante fu Maradona”. Sergio, all’epoca, era solo un ragazzino e lo fotografava nelle partite e al Centro Paradiso di Soccavo, dove s’allenava la squadra del Napoli.
A Maradona, Sergio Siano attribuisce un ruolo importante, quasi una missione profetica: “Maradona doveva assolvere ad una missione di cui forse lui stesso non si rendeva conto: insegnarci a vincere. Farci credere che si può vincere. Far vincere chi non ha mai vinto. Perciò, quando al termine di quei sette anni se ne andò, né lui né il Napoli vinsero più nulla. La missione s’era compiuta. E la mia missione è raccontarla”.
“Il mio Maradona”, che ha già ottenuto un grande successo a Bruxelles, Londra e Hannover, si apre con la celebre foto (non di Siano) del Pibe che si presenta ai tifosi dello stadio San Paolo il 5 luglio dell’1984.