Vlodymir Zelensky respinge qualsiasi accusa di collegamento tra l’attentato di Mosca e l’Ucraina. Sui social il leader ha diffuso un discorso passando al contrattacco contro Putin e “i suoi scagnozzi”. Sostiene che starebbe solo cercando di incolpare qualcun altro usando sempre gli stessi metodi.
Zelensky descrive minuziosamente il metodo russo di intervento: “Hanno bruciato le nostre città e hanno cercato di incolpare l’Ucraina. Torturano, violentano le persone e poi le accusano. Hanno portato centinaia di migliaia di loro terroristi qui”.
Anche il leader di Kiev approfitta di quanto sta avvenendo in territorio mondiale per sottolineare quanto sia strano che i russi non abbiano posto alcuna domanda alle loro esigenze di sicurezza e di intelligence.
Come sostenuto da Antonio Tajani infatti, il timore è che Putin cerchi di strumentalizzare la situazione a proprio vantaggio. “L’attacco alle porte di Mosca si inserisce nel normale contesto della guerra tra Isis e i paesi che combattono l’Islam“. Intanto la commissione investigativa russa ha reso noto di aver arrestato quattro sospetti nella regione poco distante dal luogo in cui è avvenuto l’attentato, definendoli intenzionati a passare in Ucraina. Kiev a sua volta respinge questa ulteriore accusa, sostenendo che al confine tra Russia e Ucraina esistono elevati e ferrei servizi di sicurezza militari.