Vladimir Putin ha ordinato all’esercito russo di dare avvio ad esercitazioni sulle armi nucleari che coinvolgano la Marina e le truppe con base vicino all’Ucraina.
Una mossa che, secondo quanto afferma Mosca, serve per mantenere la prontezza dell’esercito a proteggere il Paese, “in risposta alle dichiarazioni provocatorie e alle minacce rivolte contro la Russia da alcuni funzionari occidentali”, ha aggiunto il ministero. È chiaro che il riferimento sia al presidente francese Emmanuel Macron che, da tempo, sta valutando l’invio di truppe francesi in sostegno dell’Ucraina.
A confermare il sospetto è il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov che, rispondendo ai giornalisti su cosa avesse provocato le imminenti esercitazioni ha risposto:“È ovvio che stiamo parlando delle dichiarazioni di Macron e dei rappresentanti britannici. Si tratta di una fase completamente nuova di escalation di tensioni. È senza precedenti e richiede misure speciali.”
Come conferma il ministero della Difesa, durante l’esercitazione, verranno utilizzate una serie di misure per addestrare alla preparazione e all’uso di armi nucleari non strategiche.
L’ultima esercitazione nucleare risale all’ottobre 2023 quando erano stati lanciati due missili balistici, sotto la supervisione di Putin: il primo, un missile balistico intercontinentale Iars, era stato lanciato dal cosmodromo di Plesetsk, nel Nord della Russia, il secondo, uno Sineva, era stato lanciato da un sottomarino nel Mare di Barents.