Secondo un nuovo rapporto dell’Osservatorio Sfollati, nel 2023 il numero di persone sfollate nel mondo ha raggiunto un nuovo record, sfiorando i 76 milioni. Si tratta di un aumento significativo rispetto ai 69 milioni registrati nel 2022, e rappresenta la cifra più alta da quando i dati hanno iniziato a essere raccolti nel 1998.
L’aumento è dovuto a una serie di fattori, tra cui l’intensificarsi dei conflitti in tutto il mondo e i cambiamenti climatici. I conflitti in Ucraina, Yemen, Etiopia e Siria hanno causato milioni di nuovi sfollati, mentre gli eventi climatici estremi, come inondazioni, siccità e uragani, hanno costretto altri milioni di persone ad abbandonare le loro case.
“Questi numeri sono davvero sconvolgenti e mostrano l’impatto devastante che i conflitti e le crisi umanitarie stanno avendo sulle persone in tutto il mondo”, ha dichiarato Jan Egeland, Segretario Generale del Consiglio Norvegese per i Rifugiati. “La comunità internazionale deve fare di più per affrontare le cause profonde di queste crisi e per sostenere i milioni di persone che sono state costrette a fuggire dalle loro case”.
Il rapporto evidenzia anche che il numero di persone sfollate all’interno dei propri paesi è in aumento. Nel 2023, si stima che 59,3 milioni di persone siano state sfollate all’interno dei propri confini, rispetto ai 53,2 milioni del 2022. Questo aumento è dovuto principalmente all’intensificarsi dei conflitti interni, come quelli in Siria, Yemen e Nigeria.
Le donne e i bambini sono i più colpiti dalle crisi di sfollamento. Secondo il rapporto, nel 2023 quasi 38 milioni di donne e bambini erano sfollati, circa la metà del totale globale. Le donne e i bambini sono spesso più vulnerabili agli abusi, allo sfruttamento e alla violenza durante lo sfollamento e hanno maggiori difficoltà ad accedere a servizi essenziali come cibo, riparo e istruzione.
Le principali cause e i numeri
Nello specifico, le dieci principali cause di sfollamento nel 2023 sono state: conflitti armati (48%), violenza e persecuzioni (18%), disastri climatici (9%), disastri naturali (7%), crisi economiche (6%), violazioni dei diritti umani (4%), sviluppo (3%), progetti infrastrutturali (2%) e altri motivi (3%).
I paesi con il maggior numero di persone sfollate interne nel 2023 sono stati: Siria (13,4 milioni), Colombia (13,2 milioni), Repubblica Democratica del Congo (5,5 milioni), Afghanistan (4,2 milioni) e Yemen (4,1 milioni).
I paesi con il maggior numero di rifugiati nel 2023 sono stati: Siria (6,8 milioni), Venezuela (6,2 milioni), Afghanistan (2,9 milioni), Sud Sudan (2,3 milioni) e Somalia (2,1 milioni).