G7 ai nastri di partenza, tre giorni di summit per la prima volta insieme al Papa

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Summit delle sette potenze alla guida degli Stati, a Fasano. Dal 13 al 15 giugno tre giorni di sessioni lavorative per i G7 a Borgo Egnazia vedranno la premier Giorgia Meloni fare da padrona di casa per i leader Joe Biden a Emmanuel Macron, Rishi Sunak, Olaf Scholz, Fumio Kishida, Justin Trudeau e i vertici dell’Ue Charles Michel e Ursula Von Der Leyen. Novità dell’appuntamento la presenza di Papa Francesco, convocato per la prima volta a decidere insieme ai grandi della politica mondiale.

Sul tavolo del summit le sfide globali che vedranno lavorare anche i rappresentanti di alcuni Stati e organizzazioni internazionali. Tra essi rientreranno Abdelmadjid Tebboune (Algeria), Javier Milei (Argentina), Luis Ignacio Lula da Silva (Brasile), Mohammed bin Zayed (Emirati Arabi Uniti), il Re della Giordania Abdallah II, Narendra Modi (India), William Ruto (Kenya), Mohamed Ould Ghazouani (Mauritania-Presidenza dell’Unione Africana), Kaïs Saïed (Tunisia), Recep Tayyip Erdoğan (Turchia), Akinwumi Adesina (Banca Africana di Sviluppo), Ajay Banga (Banca Mondiale), Kristalina Georgieva (Fondo Monetario Internazionale), Mathias Cormann (Ocse), Antònio Guterres (Onu). Atteso inoltre il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj.

In Puglia tutto è pronto per questo momento epocale. Attivata un’area ad Accesso controllato con due Aree di Massima sicurezza.

Il Forum informale che riunisce Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Stati Uniti d’America con i vertici del Consiglio Europeo e della Commissione Europea, nasce per la cooperazione economica e finanziaria dopo la crisi energetica del 1973.

Dal primo vertice dei Capi di Stato tenuto nel 1975 a Rambouillet, in Francia, il G7 ha conosciuto anche un momento di ampliamento tra il 1997 e il 2013, quando divenne G8, con l’inclusione della Federazione Russa, sospesa nel 2014 dopo l’annessione illegale della Crimea.

Le riunioni ministeriali tematiche servono a riflettere sulle decisioni da prendere in merito al futuro mondiale, comprendendo in primis, la difesa della libertà, della democrazia e dei diritti umani.

Sul tavolo da lavoro attuale rientra una revisione di 30 pagine da vagliare. Prima esigenza da discutere è il possibile accordo sulla questione degli asset russi congelati. L’intento è di legare l’impegno di un prestito asset garantito di sei mesi in sei mesi, in accordo tra Ue e G7. Gli americani hanno, dalla loro, proposto un prestito da 50 miliardi, da assicurare con i proventi dei fondi russi congelati presso la società belga Euroclear, detentrice della maggior parte degli asset immobilizzati.

Pina Stendardo
Pina Stendardo
Giornalista attenta ai fermenti quotidiani, raccontati con umanità. Convinta che scrivere sia un atto d’amore e responsabilità, ama divulgare il bello dell’Arte e del sociale, proponendo una narrazione alternativa sullo spaccato culturale.

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