Continuano al G7 le tensioni sul tema aborto tra la premier italiana Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron. Già da ieri, infatti, si era appurato che nella bozza del documento finale la parola “aborto” non compariva.
La Francia, che da lunghi mesi porta avanti la battaglia sui diritti all’aborto e che ha raggiunto la costituzionalizzazione del diritto, si sta battendo affinché l’importante tema sia inserito nella dichiarazione finale. La presidenza italiana, invece, ritiene che sia sufficiente il riferimento già inserito nell’ultimo G7 di Hiroshima.
Scontro a muso duro, quindi, tra i due leader e se Macron si dice “rammaricato” per tale scelta che sottolinea “diverse sensibiltà” sul tema, Giorgia Meloni lo ha esortato non “fare campagna elettorale utilizzando un forum prezioso come il G7”.
Anche Biden ha preso posizione sulla questione dichiarandosi non disposto a rinunciare a questo diritto fondamentale.
Un tema dall’apparenza collaterale, quello dell’aborto, che potrebbe però mettere a rischio la buona riuscita del summit facendo emergere le profonde divergenze tra i Paesi del G7 e alimentare le proteste delle opposizioni. La segretaria del Pd Elly Schlein, infatti, grida alla “vergogna nazionale” sottolineando come la premier italiana stia mettendo in discussione un diritto fondamentale delle donne.
Per alcune fonti italiane, invece, si tratta di una polemica inutile poiché non è vero che il tema aborto non verrà sfiorato ma, semplicemente, non compare nella bozza poiché sono riconfermati tutti gli impegni presi in merito nell’ultimo G7 in Giappone non compiendo nessun passo indietro.