Luca Zaia, governatore della regione Veneto ai blocchi di partenza in tema di autonomia differenziata. Firma la riapertura del tavolo di trattativa Nazionale sull’autonomia annunciando a Palazzo Balbi a Venezia, la trattativa su nuove materie non sottoposte a Lep. Spera di giungere ad una bozza di accordo entro fine anno, ed attende i 160 giorni di esame delle prime proposte.
Due cartelle blu contengono i dossier che saranno presentati al governo centrale. “Siamo pronti a presentare per le 9 materie le nostre richieste. I cittadini ci chiedono efficienza e risposte rapide”, ribadisce Zaia che rende il Veneto prima Regione ad iniziare le trattative.
La discussione di altre 14 materie viene posticipata invece a 24 mesi, nonostante i dossier siano già pronti. L’idea di riunire il tavolo della consultazione regionale discutendo le idee della regione Veneto per gli accordi, è certezza per Zaia.
Con una lettera inviata alla premier Giorgia Meloni e al ministro Roberto Calderoli per la ripresa sui lavori per l’autonomia, Zaia individua nuovi argomenti su cui poter discutere con il governo centrale: organizzazione della giustizia di pace; rapporti internazionali e con due delle regioni; commercio con l’estero e professioni; protezione civile; previdenza complementare integrativa; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale.
Non si ferma qui il presidente della Regione Veneto che intende poi verificare i profili di attribuzione già concordati in passato tra Stato e Regione, come le politiche del lavoro, istruzione, la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema e la tutela della salute.
Nel caso della regione Veneto dunque l’accordo sottoscritto con il governo già il 28 febbraio 2018, prevedrà il prosieguo della trattativa delle restanti 10 materie intorno alle quali ancora devono essere determinati i Lep. Si tratta di tutela dei Beni Culturali; valorizzazione dei Beni Culturali ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; ricerca scientifica, tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; alimentazione; ordinamento sportivo; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia.