Non ha mai nascosto la sua dimensione di madre, ritraendo se stessa in alcuni scatti quotidiani insieme alla figlia Ginevra. La premier Giorgia Meloni tiene molto alla sua maternità, ragion per cui ha scelto di rivelare questa dimensione intima e familiare in un podcast di Diletta Leotta dedicato alle ‘Mamma dilettante’.
Confessa il rammarico di non aver potuto dare una sorella alla figlia e fornisce uno spaccato del mondo femminile alla luce della genitorialità. Lei, donna che ce l’ha fatta tra mille pregiudizi, spera di lasciare un monito alle donne, senza scorporare il ruolo di genitrice da quello di professionista. E quando parla di ostacoli o pregiudizi, non si riferisce solo a quelli del mondo maschile, ma anche all’ampio raggio di donne che spesso ostacolano o non tifano per una loro affine.
“Ho sempre pensato che non sia vera la solidarietà femminile. Le donne sono tra loro molto meno solidali di quanto dicano, come se fossero vittime del racconto per cui non dovrebbero mai essere completamente all’altezza di competere con gli uomini e questo le porta a competere tra di loro”. Lo spaccato descritto dalla premier non è dunque confortevole in un mondo che rivendica parità di genere e non solo. Se tra donne si tende ad essere competitive, diverso è il discorso per le mamme paragonate ai veterani al fronte, “gente che ha combattuto insieme e alla fine ha un’altra dimensione di solidarietà”.
La filosofia meloniana è quella dell’autosufficienza presentata come un mantra da tramandare anche ai figli: nella vita non esistono le scorciatoie. La premier le descrive come un fallimento. Ciò su cui devono puntare le donne a suo avviso, è il lavoro. Solo quest’ultimo può portare alla scalata del successo duraturo. La sintesi del tutto per Giorgia, come ama essere definita, è che “il cammino è il bello, non è la meta”.