Continua il dibattito sulle parole del segretario della Nato Jens Stoltenberg che aveva esortato gli alleati a rimuovere le limitazioni circa il divieto di Kiev di usare le armi fornite dall’Occidente per colpire obiettivi in territorio russo.
Una situazione, secondo Stoltenberg, che “lega le mani” agli ucraini. Sulla questione è oggi intervenuto il ministro degli esteri Antonio Tajani.
“Noi siamo stati molto chiari: tutto il materiale militare che inviamo in Ucraina deve essere utilizzato per proteggere l’Ucraina all’interno del territorio ucraino e controlliamo questo uso. – afferma Tajani -Noi non siamo in guerra con la Russia e non invieremo soldati italiani a combattere”.
Non sarebbe, dunque, secondo Tajani, competenza di Stoltenberg prendere decisioni in merito.
“A volte serve un po’ più di prudenza” – continua Tajani, la stessa prudenza alla quale ieri si è rifatta anche la premier Giorgia Meloni che ha trovato eco nelle parole del leader leghista Matteo Salvini: “Questo signore è pericoloso, chi può lo fermi”.